Villa Morosini

Virgilio Guidi

 

Virgilio Guidi  è stato un grande maestro del ‘900: nonostante gli ultimi anni di attività abbiano offuscato la sua aura e la sua nomea, i suoi momenti di pittura più alti  lo hanno reso immortale.

La mostra allestita a Villa Morosini su Virgilio Guidi ha permesso di offrire una lettura complessiva  del suo lavoro che, fino alla fine degli anni ‘50, può essere considerato di altissimo livello e meritevole di spazi museali. Va detto che il collezionismo privato e attento alla pittura del 900 ha sempre amato questo artista e infatti buona parte dei quadri proviene da collezioni private.

I capolavori degli anni ‘20 raggiungono quelle vette da sindrome di Sthendall come, ad esempio, il dipinto “In Tram” custodito alla Gam di Roma: una visione onirica della realtà che ha lasciato un segno di eterna bellezza nella grande storia della più alta pittura italiana. 

La sua pittura fino agli anni ‘30 potrebbe essere collocata in una corrente che definirei del realismo onirico. Ma in tutti noi e nell’immaginario collettivo Guidi è nella storia per le sue vedute di Venezia: dipinti che attraverso geniali campiture trasformano il cielo nell’acqua del bacino di San Marco e viceversa.