Villa Morosini

Alfredo Pini

La pittura come trasfigurazione

 

 

La sua pittura interpreta e trasfigura la contemporaneità e la quotidianità della vita di tutti i giorni, lasciando a chi guarda la percezione di vedere rappresentato qualcosa che conosce e che può osservare consapevole di comprendere ciò che è raffigurato.

E’ sorprendente come l’arte figurativa più diffusa, come è la pittura, resti un campo così vasto che riesce a comprendere, nelle sue varie forme, tutta la diversità e la complessità che ogni uomo e a maggior ragione ogni artista rappresenta. La pittura nelle sue varie forme e correnti testimonia questa grande varietà delle espressioni delle capacità pittoriche.

La pittura di Pini non si è mai allontanata dall interpretare situazioni e sensazioni da lui vissute e coerentemente interpretate sulla tela; è espressione di uno stato d’animo che rappresenta un sentire comune degli avvenimenti del suo e nostro tempo.

Nella sua pittura da sempre c’è movimento, che siano musicisti, che siano auto o motorini, che siano paesaggi iconici della campagna o della città egli cerca sempre di provocare in chi guarda il piacere di sentirsi dentro al quadro o meglio alla scena che il dipinto rappresenta.

Il ciclo di questa mostra vede la prevalenza dei soggetti relativi alla città metropolitana. L’artista li interpreta come luoghi dove la velocità prevale su tutto e lo sfrecciare delle auto rende questo aspetto che contrasta con la lentezza interpretata dalla presenza di un fiume. Pini racchiude in questi dipinti due concetti: uno del tempo veloce che l’uomo subisce e che si perde nel vortice della velocità, ed uno del tempo lento dell’acqua che scorre. Si può quindi affermare che l’artista vuole interpretare e ci riesce le contraddizioni del nostro tempo.